Palazzo Vecchio a Firenze, palazzo comunale in stile gotico

La maggior parte di Palazzo Vecchio a Firenze è stata oggi trasformata in museo. Tuttavia esso rimane, dal medioevo fino ad oggi, il simbolo del potere comunale e dell’indipendenza della città. E’ uno dei palazzi comunali in stile gotico più imponenti e famosi. Dal 1872 ospita l’ufficio del sindaco di Firenze, ed è la sede del Consiglio Comunale.

Il Palazzo Vecchio fu costruito a partire da 1299 su decisione del comune e del popolo fiorentino per confermare il prestigio della città e dare sicurezza ai magistrati in periodi di turbolenza. Infatti, alla fine del secolo era scoppiata una nuova dura lotta tra i Bianchi, i magnati guelfi, e i Neri, i nuovi ricchi simpatizzanti per i ghibellini. Un conflitto che costrinse all’esilio anche Dante. Per questo il palazzo Vecchio ha l’aspetto di una fortezza,con l’esterno compatto, quasi inaccessibile. La struttura è conservatrice e si rifà ai più antichi palazzi fortificati della città, come il palazzo del Bargello. La torre spostata rispetto all’asse centrale è il simbolo, visibile da lontano, del potere comunale.

Come capo dei lavori fu scelto Arnolfo di Cambio, già architetto del Duomo di Firenze e della basilica di Santa Croce. Arnolfo incorporò l’antica torre della famiglia Foraboschi nella nuova torre della facciata: questo è il motivo per cui essa non è esattamente al centro dell’edificio. Nelle piccole celle della torre furono imprigionati Cosimo de’ Medici (1435) e Girolamo
Savonarola (1498).

La facciata

Palazzo Vecchio è costruito in solida pietra locale e presenta due fasce di bifore gotiche trilobate. Michelozzo Michelozzi aggiunse i bassorilievi decorativi della croce e del giglio nei pannelli tra i trilobi. Il palazzo è coronato da un parapetto merlato sostenuto da piccoli archi e mensole. Sotto gli archi c’è una serie ripetuta di 9 stemmi dipinti della Repubblica Fiorentina.

Palazzo vecchio a Firenze

L’interno

Il primo cortile fu progettato nel 1453 da Michelozzo.

Gli affreschi alle pareti rappresentano scene delle campagne asburgiche, e sono stati realizzati nel 1565 da Giorgio Vasari per la celebrazione delle nozze di Francesco I De’ Medici, primogenito di Cosimo I, e Giovanna d’Austria, sorella dell’imperatore Massimiliano. Le volte a botte sono decorate a grottesche.

Il secondo cortile contiene gli imponenti pilastri costruiti nel 1494 per sostenere il grande Salone dei Cinquecento al secondo piano dell’edificio.

La scala monumentale costruita da Vasari si trova tra il primo e il secondo cortile. Attraverso di essa si accede al Salone sovrastante.

Salone dei Cinquecento

Lungo 52 metri e largo 32, il Salone dei Cinquecentofu costruito nel 1494 da Simone del Pollaiolo su commissione del Savonarola, capo spirituale della Repubblica Fiorentina che aveva rimpiazzato i Medici dopo il loro esilio. Savonarola fece del Salone la sede del Gran Consiglio, composto da cinquecento membri.Successivamente la sala fu ampliata da Giorgio Vasari perché il Granduca Cosimo I potesse trasferirvi il suo tribunale. Durante questa ristrutturazione famosa (rimasta incompiuta) andarono perse alcune opere, come la Battaglia di Cascina e la Battaglia di Anghiari dipinte dai rivali Michelangelo e Leonardo.

Le decorazioni superstiti furono realizzate tra il 1555 e il 1572 da Giorgio Vasari e i suoi aiutanti. Esse rappresentano il culmine dell’arte manierista e fanno di questa sala il pezzo forte del palazzo. Nel soffitto si possono ammirare 39 pannelli, anch’essi realizzati dal Vasari, raffiguranti episodi significativi della vita di Cosimo I.

Interno di Palazzo vecchio a Firenze

Lo Studiolo

Questo capolavoro voluto da Francesco I è una piccola stanza senza finestre decorata da Vasari in stile manieristico tra il 1570 e il 1575. Le pareti e la volta a botte sono ricoperte da affreschi, stucchi e sculture.

La maggior parte degli affreschi sono realizzati da allievi del Vasari e rappresentano i quattro elementi: fuoco, aria, acqua e terra.

Il ritratto di Cosimo I e sua moglie Eleonora di Toledo è di Bronzino. Le raffinate sculture di bronzo sono del Giambologna e di Bartolomeo Ammannati.

Giorgio Vasari, Palazzo Vecchio a Firenze

Terrazza di Saturno

Così chiamata per l’affresco sul soffitto, la terrazza possiede una vista favolosa su Firenze.

Cappella della Signoria

La piccola cappella dedicata a San Bernardo contiene un reliquiario del Santo. In questa cappella, Girolamo Savonarola recitò le sue ultime preghiere prima di essere bruciato vivo sulla Piazza della Signoria.

I meravigliosi affreschi sulle pareti e sul soffitto, con uno sfondo che imita un mosaico dorato, sono di Ridolfo Ghirlandaio.

Vedi anche:
I palazzi comunali
Il Palazzo Pubblico di Siena

Palazzo Vecchio a Firenze, palazzo comunale in stile gotico ultima modifica: 2017-01-12T15:33:32+01:00 da Stefano Torselli

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