Cimitero di San Pietro in Vincoli

cimitero San Pietro in VincoliIl cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino fu costruito fuori dalle mura cittadine (in base alle norme igieniche che vietavano la sepoltura dei morti nelle chiese),  per volere di Vittorio Amedeo III in seguito all’epidemia di peste del 1776.

La sua struttura è tipicamente settecentesca: il cimitero presenta un porticato coperto che si apre a corte e una facciata neoclassica; capitelli con ghirlande, teschi alati e un angelo della morte adornano la facciata.

Nel 1884 il cimitero fu chiuso a causa delle messe sataniche che vi si svolgevano e nel 1930 il comune di Torino decise di trasferire le salme che vi erano ancora sepolte nel cimitero generale. Oggi San Pietro in Vincoli conserva solo le lapidi di alcune aristocratici torinesi e parte dell’edificio è adibita a “Biblioteca Internazionale di Cinema e Fotografia Mario Gromo”. Lo splendido porticato coperto è invece utilizzato per concerti e manifestazione all’aperto.

La fama di questo piccolo e modesto cimitero, carico di misteri, è legata ad una statua detta della “Velata”, scolpita da Innocenzo Spinazzi nel 1794; un monumento funebre in onore della moglie dell’ambasciatore russo, principe Beloselkij.

Oggi la statua si trova nel cimitero centrale perché nel 1975 fu traslata nei magazzini della Mole Antonelliana per essere poi esposta nella Galleria di Arte moderna e infine, come già detto, trasferita definitivamente al cimitero centrale.

Ma per quale motivo il cimitero di San Pietro in Vincoli è ancora legata ad una statua che non si trova più al suo interno?

La principessa Barbara Beloselkij

Nel 1792 la corte di Torino vide arrivare una splendida principessa, Barabara Beloselkij, moglie dell’ambasciatore russo. La giovane amava divertirsi, amava la moda e soprattutto amava fare lunghe passeggiate sulle sponde del Po. Le sue aspettative e i suoi entusiasmi sarebbero però stati brevi: proprio il Po che lei amava tanto l’avrebbe uccisa. La principessa era infatti di salute delicata e cagionevole e l’aria insalubre del fiume e l’umidità le procurarono una malattia di petto che la portò alla morte in pochi mesi. La principessa lasciava questo mondo a soli 28 anni, e 3 bambini e un marito inconsolabili.

L’ambasciatore distrutto dal dolore commissionò, come monumento funebre per l’amata moglie, una statua di candido e purissimo marmo rappresentante la trapassata, con un volto coperto da un velo;  fece  poi aggiungere un’epigrafe: “Oh sentimento!
sentimento. Dolce vita dell’anima. Quale cuore non hai mai colpito? Quale sfortunato mortale cui non hai offerto il dolce piacer di versar lacrime? E quale è  l’anima crudele che, di fronte a questo monumento così semplice e pietoso, non si raccolga con malinconia e non perdoni generosamente i difetti dello sposo che l’ha innalzato?”

cimitero di san Pietro in Vincoli entrata

Il fantasma della Velata

Subito dopo la collocazione della “Velata” si verificarono nel cimitero dei fatti strani: molti giurarono di aver udito pianti di dolore che provenivano dalla statua; altri ancora riferirono di aver visto una donna bellissima, dai capelli biondi ed un volto d’angelo, aggirarsi inconsolabile tra le tombe.

Ma non solo: la stessa donna fu vista più volte lungo le sponde del Po, sempre disperata e piangente, sparire improvvisamente, come inghiottita dal fiume.

Secondo la leggenda la donna apparirebbe a giovani uomini, forse cercando tra loro lo sposo tanto amato; li sedurrebbe conducendoli fino al luogo in cui riposano i suoi resti mortali per poi sparire.

Uno dei testimoni più famosi delle apparizioni fu un tenente di artiglieria Enrico Biandrà che la vide spesso senza sapere che si trattava di uno spirito e se ne innamorò.

La fama di queste apparizioni si allargò a macchia d’olio: iniziarono così delle vere e proprie peregrinazioni nell’Ottocento da parte di persone appassionate di occultismo fino a quando la statua non fu traslata. Ma nel piccolo cimitero di San Pietro in Vincoli,  il fantasma della Velata si aggira ancora tra le lapidi nelle notti di luna piena in cerca dello sposo.

statua della velata a san Pietro in Vincoli

visita il sito Ufficiale del Cimitero di San Pietro in Vincoli

Cimitero di San Pietro in Vincoli ultima modifica: 2017-01-11T19:14:20+01:00 da Stefano Torselli

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