Vampiri italiani: romanzi sui vampiri nella letteratura italiana

I vampiri nella letteratura italianaIl primo pipistrello ad esser raccontato in lingua italiana risale al trecento nel madrigale di Nicolò Soldanieri: «I sono un pipistrel che vo gridando». Ma era un pipistrello troppo mite e poco sanguinolento. Per incontrare il primo dei vampiri italiani dovremo attendere fino al 1869 quando Franco Mistrali scrive il romanzo dal titolo Vampiro, un horror truculento che sulla scia di Byron e Polidori delinea la figura del vampiro decadente e fascinoso.

Gli scapigliati e i vampiri

Nel 1864 Emilio Praga pubblica la Dama Elegante, influenzato da Baudelaire, in cui vuole intrigare con la seduzione della bellezza femminile e demoniaca. Arigo Boito con Re Orso, invece, indaga sull’aspetto simbolico del male che vampirizza, possiede e plasma le menti e le persone.
Nella poesia Achille Torelli con Il giovane poeta e la Donna Vampiro del 1878 racconta una donna eroticissima e vampirica tra sperma e sangue. Mentre sempre in poesia Olindo Guerrini nel Il canto dell’odio del 1877 gioca con suggestioni necrofaghe e sadiche.
I succhiatori di sangue vengono con Enrico Onuefrio, autore di: Ululati del 1878 e Romolo Quaglino che nei Dialoghi d’esteta del 1899 racconta la passione per il sangue degli umani.
La carrellata dei vampiri italiani continua nel XX secolo con Ricciotto Canudo nei Sonetti fallici all’Androgine del 1906, con Giuseppe Vannicola ne  Il veleno del 1912, con  Luca Pignato nella Laus Mortis del 1913.

I vampiri futuristi

La forza iconoclasta e di violenta rivoluzione dei futuristi attinge alla figura del vampiro per far piazza pulita: Marinetti usa il vampiro nella tragedia satirica Roi Bombance del 1904 e nella Vita charnelle del 1908 ma anche nel Manifesto del 1909 con Destruction.
La donna vampiro di Marinetti trionfa nel 1922 con Gli Amori futuristi, ispirando altri futuristi: Cavicchioli,Govoni, Morpurgo, Palazzeschi che danno vita a varie tipologie di vampiri italiani.

Per scandalizzare la morale borghese Italo Tavolato elogia la prostituzione con Lacerba invitando i giovani futuristi ad assalire i vampiri morali incarnati da «Cristo, Kant e la letteratura», vere cause d’angoscia dell’uomo.
Ricordiamo anche il futurista anarchico Renzo Novatore, autore di Vampiro biondo, Il poema del male e di Amplesso tragico; Nicola Maciariello nei Canti malvagi (1922) e Gesualdo Manzella Frontini in Sui gigli gocce sanguigne (1920) che elogiava l’uomo-vampiro, «affamata sanguisuga» che nella violenza dell’incesto soddisfa le sue voglie di novello Dracula.

Il fascino vampirico non risparmia nemmeno Julius Evola, dove in Radga Blanda (1916-1922)  la donna è costretta a sacrificare il proprio corpo affinché l’uomo, trasformatosi in un vampiro sessuale, in un ultimo indegno respiro possa assaggiare il sapore della vita sino a diventare immortale.

I vampiri italiani nel secondo dopo guerra

Italo Calvino, Il castello dei destini incrociati Racconti e romanzi continuano fino all’inizio seconda guerra mondiale per poi arrestarsi, dopo una guerra di certi argomenti non vuol leggere nessuno.

I vampiri riappaiono con, l’immaginario del vampiro classico, negli anni sessanta nelle opere di Giovanni Fontana,  Le lamie del labirinto e Il tarocco meccanico, e Italo Calvino nel Castello dei destini incrociati del 1973.

Con gli anni ottanta il vampiro incomincia una trasformazione, esce dal contesto ottocentesco e nell’immaginario di castelli e tombe per trovare una dimensione quotidiana integrandosi nella realtà in cui viviamo anche noi. Alberto Abruzzese con Anemia del 1984 racconta di un funzionario di un partito politico italiano affetto da una forma cronica di anemia che lo tramuta in una creatura della notte che nutre una torbida passione per il sangue.

Tra gli scrittori degli anni ottanta – novanta citiamo le opere di Furio Jesi Nell’Ultima notte (1987), Gianfranco Manfredi Magia Rossa (1983) e Ultimi vampiri del 1987, Tiziano Sclavi Film (1974), Dellamorte Dellamore (1991), Nero (1992) e Nel buio (1993)  e Alda Teodorani Giorni violenti (1995) e in Cuore di pulp (1997).

Vampiri italiani: romanzi sui vampiri nella letteratura italiana ultima modifica: 2017-01-11T23:05:43+01:00 da Stefano Torselli

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