Nella tradizione popolare le persone, soprattutto maschi, possono diventare vampiri in molti modi, ben di più di quanto ci racconta la fiction e con meno certezze di causa ed effetto. Vediamo quali possono essere le cause.

Una vita sregolata e sventurata

Chi invita era impopolare e un diverso era temuto anche dopo morto, nell’est europeo gli alcolisti ne erano un esempio perchè sicuramente avevano trascurato il lavoro, avevano compiuto atti violenti o si erano macchiati di comportamenti incivili.
Anche i suicidi era temuti, nei resoconti delle autorità si constata che il popolo non voleva fossero seppelliti nei cimiteri ma fossero tenuti lontani. Nel 1771 a Roschitz un tessitore si impiccò per povertà e il popolo si ribellò addirittura alle autorità che imposero fosse seppellito nel cimitero della comunità.

Oltre a questi due casi dobbiamo anche considerare altre categorie più esposte a diventare vampiri: gli stregoni, i malvagi, i ladri, i piromani e le prostitute ma anche i cristiani che si convertivano all’Islam in Romania erano ritenuti vampiri.

I vampiri predestinati

La società antica era particolarmente severa nel considerare le persone e molti concittadini erano temuti anche se non avevano colpe: a lista è lunga anche perchè a seconda della regione c’erano credenze e superstizioni diverse!
I figli illegittimi oppure i nati in particolari date del calendario liturgico erano soggetti a diventare vampiri,  oppure in Romania bastava essere il settimo dei fratelli per esser sospetti.

Tra polacchi, rumeni e abitanti dell’alta Slesia tutti i deformi potevano diventare revenant, chi nasceva con un capezzolo in più, con la coda o non avesse cartilaggine al naso, o nascesse coi denti i o il labro spaccato ed anche chi nasceva con la camicia peggio se rossa.
Molti ritenevano che i vampiri nascessero addirittura con due cuori ed uno di questi fosse di origine malvagia per la distruzione del mondo.

Il colore rosso del sangue è un altro filo conduttore per la credenza nei vampiri, bastava che una persona fosse rubiconda ed avesse le guance troppo rosse per esser sospetto.

Morsi e cadaveri

Il vampiro della fantasia di solito trasmette con il morso al collo la propria natura, nel folklore però il morso al collo è riportato raramente per di più si riteneva che i morsi fossero al petto o sotto il seno sinistro o comunque vicino al cuore dove il sangue è maggiore.
I cadaveri secondo la tradizione sono a rischio di diventare vampiri se un animale gli passa sopra, specie se gatto o corvo ma molto raramente è stato menzionato il pipistrello che non viene considerato come nei film. Questa credenza è in relazione con l’anima: si teme  che in qualche modo la si possa rubare, tanto che non riesca quindi a riposare in pace.

Tra i morti molto temuti erano i malati  e gli infetti perchè potevano essere i primi di un epidemia. Nei secoli passati le epidemie di colera, tifo ed altro erano cose comuni e i morti malati di queste pestilenze si ritenevano, anche in tomba, pericolosi.
Per noi è certo una bizzarria come se una persona potesse morire di infarto perchè nel cimitero vicino giace un malato di cuore!

Infine i vampiri potevano tornare a tormentare i vivi per severe mancanze da parte di parenti ed amici nei confronti della loro sepoltura o perchè non venivano onorati con preghiere o fiori o devozione dopo morti. In questo caso si riteneva che i defunti tornassero per vendicarsi della mancanza di rispetto nei loro confronti.

Lo sai come difenderti da un vampiro? leggi: Come difendersi dai vampiri: aglio, croci e altri miti

Diventare vampiri e vampirizzare: mito e leggende popolari ultima modifica: 2017-01-11T22:31:15+01:00 da Stefano Torselli