Basilica di San Antonio a Padova

La basilica di S. Antonio a Padova, detta anche “Il Santo” è uno dei massimi esempi di architettura romanico-gotica del Veneto.La basilica di S. Antonio a Padova, detta anche “Il Santo” è uno dei massimi esempi di architettura romanico-gotica del Veneto.Il processo di costruzione iniziano subito dopo la morte del santo, originario del Portogallo ma vissuto e deceduto a Padova nel 1231.

A Padova, una tomba sontuosa per S.Antonio

San Antonio di PadovaNel luogo di un precedente insediamento francescano si costruì una basilica a tre navate che arrivava fino all’attuale transetto. L’edificio, ultimato nel 1263, fu destinato ad ospitare le spoglie del santo e rimaneggiato ed ampliato per ospitare i sempre più numerosi pellegrinaggi che da tutta Italia venivano organizzati verso Padova per rendere omaggio ad Antonio.
La basilica fu ampliata con l’aggiunta di un deambulatorio quadrangolare con 9 cappelle radiali, elemento architettonico tipico del gotico francese e molto insolito per l’architettura tardo-romanica e gotica in ItaliaNello stesso periodo si lavora sulla parte inferiore dei fianchi, scanditi da coppie di monofore.
La parte superiore del transetto, dei fianchi della navata e dell’elevato dell’ultima campata presentano forma di timpano e sono decorati da archetti pensili, di bifore a tutto sesto decorate e di un grande rosone gotico.

Influenze del gotico veneziano nella basilica antoniana

La copertura a cupole e i campanili slanciati che ricordano i minareti anche nei motivi decorative a colonnine ed archi moreschi, testimoniano l’ispirazione alla basilica di San Marco a Venezia e più in generale ai caratteri tipici del gotico veneziano: un tocco ricercato ed esotico per rendere ancor più sontuosa la tomba del veneratissimo S.Antonio.
La facciata, pur mantenendo la forma romanica a “capanna” e la loggia che la taglia orizzontalmente, fu goticizzata nel XV secolo, quando il timpano fu innalzato e gli arconi dell’ordine inferiore furono resi ogivali.
Sul fianco destro della basilica di S. Antonio sono localizzati i chiostri del monastero, risalenti ai secoli XII-XV e caratterizzati da archi a sesto acuto.

facciata delle basilica san Antonio di Padova

Gli interni della basilica: uno scrigno di capolavori dell’arte italiana

interno della basilica di san Antonio di PadovaL’ampio interno è diviso in 3 navate sormontato da alte cupole, che tuttavia non sconvolgono l’impianto planimetrico longitudinale originario ma creano un contrasto architettonico originale ed unico tra tutte le basiliche medioevali italiane.
Sulle navate si aprono cappelle riccamente decorate, risalenti a diversi periodi artistici, le più importanti delle quali sono senza dubbio:

– la Cappella di Sant’Antonio o cappella dell’Arca

Progettata da Tullio Lombardo ed iniziata nel 1500, ospita opere dei maggiori scultori veneti del Rinascimento, tra cui Iacopo Sansovino, e l’imponente altare-reliquiario che ospita le spoglie di S. Antonio, eseguito da Aspetti nel 1594.

– la cappella del Beato Luca

La cappella ospita le spoglie del beato Luca da Padova, discepolo e amico di Sant’ Antonio e venne affrescata nel 1382 da Giusto de’ Menabuoi con scene della vita del beato.

– La cappella delle reliquie o del tesoro

Fu eretta in sontuoso stile barocco verso la fine del ‘600, su progetto di Filippo Parodi, autore anche delle statue sulla balaustra. Nelle nicchie sono esposti reliquiari ed ex-voto: in quella centrale è esposta la lingua incorrotta di Sant’Antonio, conservata in un prezioso reliquiario di Giuliano da Firenze (1436).

I capolavori di Donatello nella basilica di S.Antonio a Padova

L’altare maggiore e il presbiterio sono delimitati da un’elegante balaustra sormontata da statue, realizzata da Tiziano Aspetti nel 1594, e conservano le opere più importanti della basilica antoniana, firmate da Donatello (1448 e seguenti).
L’illustre scultore rinascimentale ha realizzato ben 30 statue, tra le quali il crocifisso che domina l’altare, una madonna con bambino circondata da santi, i miracoli di S.Antonio, angeli che cantano e suonano e una deposizione deposizione di Gesù nel sepolcro in fragile pietra di Nanto.
Degne di nota sono anche le cappelle radiali che costeggiano il deambulatorio, in particolare la cappella delle benedizioni, alla quale avrebbe lavorato anche Giotto con i suoi discepoli, presenti a Padova nel 1306 per affrescare la cappella degli Scrovegni. Alcuni critici attribuiscono a Giotto la figura di Francesca d’Arcais, ma la sua mano sull’affresco della cappella non è in alcun modo documentata.

Visitare la Basilica di S.Antonio a Padova

La basilica è visitabile tutti i giorni gratuitamente con il seguente orario:

Feriali

Con orario solare: 6.20 – 18.45

Sabato e domenica

6.20 – 19.45

La cappella delle benedizioni all’interno della basilica antoniana è visitabile:
dal lunedì al venerdì 8.00-19.30 (18.30 con ora solare)
sabato 8.00-16.00
domenica 13.30-16.00

La cappella resta chiusa durante le messe della domenica mattina e delle solennità.

Per maggiori approfondimenti visita il sito della basilica di S. Antonio a Padova

Basilica di San Antonio a Padova ultima modifica: 2017-07-18T12:14:36+02:00 da Irene Marone

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