Collegiata di Notre-Dame a Mantes la Jolie

La Collegiata di Notre-Dame a Mantes la Jolie si trova nel nord della Francia a 60 km da Parigi.  La cattedrale rappresenta bene le diverse fasi dello stile gotico francese.

La cittadina di Mantes la Jolie, un tempo chiamata semplicemente Mantes, si trova nella regione dell’Ile de France, a metà strada tra Rouen e Parigi, in posizione strategica quindi nel periodo delle lotte tra i duchi di Normandia e la dinastia di Capeto e fu un importante porto fluviale. La chiesa sorge sul monte Eclair, sulla riva sinistra della Senna. Nelle immediate vicinanze si trova l’hotel Dieu, antico ospedale cittadino, nella cui cappella settecentesca si può visitare un museo. A Nord della città, che presenta numerosi spazi verdi, si estende la vasta foresta di Vexin, che è anche parco naturale, in cui si possono praticare sport a contatto con la natura.

facciata cattedrale francese notre dame di Mantes la Jolie
facciata cattedrale francese notre dame di Mantes la Jolie

Planimetria e costruzione della cattedrale

Le sei campate della navata sono riunite sotto tre volte a crociera ogivali esapartite; le navate laterali sono sovrastate da volte quadripartite. Non vi è transetto e ad Est un emiciclo a sette segmenti è circondato dal deambulatorio e cappelle radiali aggiunte nella seconda fase di costruzione. La navata centrale è chiusa a Ovest da un transetto non sporgente, che ricorda la Cattedrale di Soissons e una facciata armoniosa con torri gemelle e triplo portale.

La costruzione su tre livelli è abbastanza omogenea con una galleria spaziosa e un piccolo cleristorio. Degni di nota sono le volte a botte trasversali nella galleria dell’emiciclo.

pianta cattedrale Mantes la Jolie
pianta cattedrale Mantes la Jolie

Storia della cattedrale di Notre-Dame a Mantes la Jolie

La città di Mantes (Medanta) fu in origine un porto carolingio, ma si sa molto poco fino all’XI secolo quando assunse una certa importanza in relazione al suo castello e al controllo della navigazione sulla Senna. Nel 1070 Simone, conte di Vexin, concesse la collegiata di Notre-Dame (qui menzionata per la prima volta) all’abbazia di Cluny.

La città, o per meglio dire il borgo, era sotto il controllo dei conti di Vexin: dopo essere stato conquistato e bruciato da Guglielmo il Conquistatore nel 1087, divenne una postazione chiave nella lotta tra i Duchi di Normandia e i re Capetingi: il castello fu assediato e la città espugnata nel 1110 da Luigi VI che subito dopo concesse la creazione di un comune, confermato da Luigi VII nel 1150.

La chiesa di Notre-Dame era una collegiata collegata al palazzo dei Capetingi: Enrico di Francia, fratello di Luigi VII ne fu abate tra il 1135 e il 1145. A Enrico successe il fratello Filippo di Francia che in seguito divenne arcidiacono di Notre-Dame a Parigi.

disegno della facciata della cattedrale di Mantes la Jolie
disegno della facciata della cattedrale di Mantes la Jolie

La sontuosa cappella di Saint-Paul Saint-Louis con le sue raffinate forme parigine raggianti fu aggiunta al fianco Sud del coro dopo il 1313 e il portale degli Scabini, con evidenti rimandi al transetto della Cattedrale di Rouen, (portale meridionale della facciata occidentale) fu inserito nella seconda o terza decade del XIV secolo. La torre Nord venne completata solo all’inizio del XVI secolo e rimase fino a metà Ottocento diversa dalla torre Sud, tra il 1851 e il 1855 infatti l’architetto Alphonse Durand la ricostruì in modo da renderle identiche e aggiunse nel mezzo una galleria di colonnette.

La collegiata subì i maggiori danni durante la Rivoluzione Francese quanto il mobilio fu depredato, le sculture dei portali prese a martellate e l’edificio fu convertito in Tempio della Ragione e successivamente divenne una fabbrica di salnitro e un arsenale.

Cronologia della collegiata

Per edificare la chiesa gotica fu prima necessario costruire un terrazzamento sulla riva Nord della Senna; i lavori quindi iniziarono dalla torre Nord-Ovest e dalle parti più basse della facciata occidentale, furono poi costruiti le navate laterali e l’ambulacro. Le somiglianze con la cattedrale di Senlis, iniziata nel 1150/55, suggeriscono un inizio dei lavori a metà del secolo XII. Fu quindi costruito il portico principale, con la sua pronunciata alternanza, procedendo da Ovest a Est. Si nota un brusco cambiamento sul livello della galleria, dove la costruzione divenne molto più ‘sottile’; si pensa che fu a questo punto che fu introdotto il sistema di archi rampanti aggettanti sulle volte della galleria. Il modello si spostò quindi dalla cattedrale di Senlis a Notre-Dame di Parigi, del 1170/75 circa. La facciata occidentale superiore, simile a quella della cattedrale di Laon, può essere datata dopo il 1200.

interno della cattedrale di Mantes la Jolie
interno della cattedrale di Mantes la Jolie

Le sculture della cattedrale

La facciata Ovest della collegiata è caratterizzata dal triplo portale scolpito. Il portale a Nord e quello centrale rimangono nel loro stato originale degli anni ’70 del XII secolo.

Il portale Sud (degli Scabini) fu sostituito intorno all’anno 1300 da uno più grande e più decorato, nello stile cortese. Sormontato da una ghimberga riccamente traforata, domina la facciata e distoglie lo sguardo dagli altri due portali del XII secolo. Ispirato chiaramente al portale de la Calende nella Cattedrale di Rouen, e probabilmente eseguito dagli stessi artisti, illustra momenti della vita di Cristo e della sua Crocifissione. Anche se ora pesantemente danneggiato, l’architrave più basso mostra, da sinistra a destra: l’Annunciazione, la Visitazione, la Natività, l’Annunciazione ai Pastori e i Tre Magi. La seconda fascia è pesantemente danneggiata, ma se guardiamo al prototipo di Rouen, possiamo presumere che la narrazione proceda da sinistra a destra con il Tradimento di Cristo, la Flagellazione, il cammino con la Croce, quindi, lasciando la Crocifissione per la parte del timpano, continua con le Tre Marie sulla tomba vuota, seguita dalla disperazione dei diavoli nell’Inferno. Il timpano, anch’esso gravemente danneggiato, rappresentava anch’esso la Crocifissione, ma Cristo sulla croce è ora del tutto mancante. Gli archivolti espongono in due fasce vari personaggi dell’Antico Testamento e prefigurazioni di Cristo.

portale della cattedrale di Mantes la Jolie
portale della cattedrale di Mantes la Jolie

Il portale Nord (della Resurrezione), risalente al 1170, mostra l’Ascensione di Cristo, e sull’architrave possiamo distinguere la tomba di Cristo, scoperchiata, con l’angelo seduto accanto ad essa che indica il suo interno vuoto, al centro ci sono due figure in armatura con spade e scudi disposti orizzontalmente, sulla destra le tre Marie che si avvicinano alla tomba con vasi di unguento. Nel timpano è raffigurato Cristo in trono, le mani appoggiate su un libro e un globo, affiancato da due angeli. Vi è anche una fila di figure in piedi:  si tratta di profeti con pergamene.

Il portale centrale (della Vergine), un tempo il più grande dei tre, fu eseguito anch’esso nel 1170 e raffigura l’Incoronazione della Vergine. Nell’architrave è raffigurata, a sinistra, la  Dormitio Virginis, ovvero il transito della Vergine, il corpo dolcemente adagiato nella sua tomba e vegliato dagli apostoli in lutto. Il lato destro dell’architrave mostra l’ Assunzione: gli angeli circondano la tomba e allungano la mano per sollevarla. Al centro è raffigurato Cristo che tiene in braccio un bambino piccolo, riferimento all’anima della Vergine che sta portando in cielo. Il timpano, gravemente danneggiato, raffigura Cristo e la Vergine in trono fianco a fianco sotto un baldacchino architettonico. Sono affiancati da quattro angeli, un quinto angelo ora mancante era originariamente ritratto sopra le figure sedute nell’atto di incoronare la Vergine. Gli archivolti rappresentano l’Albero di Jesse in quattro ghiere.

tetto della cattedrale di Mantes la Jolie
tetto della cattedrale di Mantes la Jolie

I due portali del XII secolo appartengono al lavoro di un atelier, probabilmente anche responsabile dei lavori a Senlis e Parigi, in particolare della Porte des Valois a Saint-Denis. Il portale Nord si ispira alla Porte des Valois nella forma della porta stessa, nello stile figurativo e nelle fasce scolpite che ornano l’archivolto. Il tema dell’Incoronazione del portale centrale, ancora relativamente innovativo nei portali scolpiti, fu usato per la prima volta a Senlis. La popolarità di questo tipo di raffigurazioni, l’ associazione con la natura materna della Vergine e il suo ruolo di sposa di Cristo, come descritto nel Cantico dei Cantici, portarono alla sua rappresentazione nella scultura sulle facciate di tutta la Francia settentrionale verso la metà del XIII secolo. Il portale di Mantes è uno dei primi a mostrare un collegamento con la facciata Senlis, sia nella disposizione e nello stile del timpano e dell’architrave, sia nel tema didattico dell’albero di Jesse negli archivolti. Sebbene le figure siano abbastanza danneggiate, possiamo ancora vedere che la loro torsione, le pose dinamiche e i drappeggi sono un chiaro riferimento al prototipo di Senlis.

gargoyle e archi rampanti della cattedrale di Mantes la Jolie
gargoyle e archi rampanti della cattedrale di Mantes la Jolie

IMPORTANZA STORICA

Le forme architettoniche di Notre-Dame de Mantes richiamano in successione, come abbiamo visto, quelle di Senlis, Notre-Dame di Parigi e infine Laon e Soissons. Il triplo portale della facciata occidentale, contemporaneo del portale reale della cattedrale di Chartres, rivela già le ambizioni dei costruttori. L’edificio è molto particolare per la sovrastruttura straordinariamente snella e illuminata, irrobustita da volte a botte trasversali, che rappresentano una soluzione insolita a livello della galleria e supportata da sottili archi rampanti. Notre-Dame de Mantes, come la Cattedrale di Senlis, è uno degli edifici più importanti tra le chiese storicamente connesse alla dinastia capetingia.

retro della cattedrale di Mantes la Jolie
retro della cattedrale di Mantes la Jolie
Collegiata di Notre-Dame a Mantes la Jolie ultima modifica: 2019-12-14T11:23:34+01:00 da Mariangela Di Gianni

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