Decorazione romanica e gotica: confronto tra gli stili artistici medioevali

La decorazione romanica e gotica sono due stili artistici differenti che si sviluppano nel medioevo, scopriamo le differenze.

San Bernardo, passeggiando nei magnifici chiostri dell’ordine di Cluny, aveva anch’egli contemplato gli animali e i mostri che ornavano i capitelli, e molto prima di noi, si era chiesto che cosa potessero significare. «Nei chiostri, dice, sotto gli occhi dei fratelli che leggono, cosa fanno quei ridicoli mostri.., che significano quelle scimmie immonde, quei leoni selvaggi, quei centauri mostruosi?

Che ci fanno quegli esseri metà bestia e metà uomo, quelle tigri maculate? …Si vedono molti corpi sotto un’unica testa, e molte teste sopra un sol corpo. Qui, vediamo un quadrupede con testa di serpente, là un pesce con testa di quadrupede, altrove un animale è cavallo davanti e capra dietro… Di grazia, se non si arrossisce di simili assurdità, che si rimpianga almeno la spesa».

decorazione romanica e gotica

Il grande mistico, l’interprete del Cantico dei Cantici, il predicatore che procede per simboli confessa di non capire le bizzarre creazioni degli artisti del suo tempo; e non solo le definisce incomprensibili, ma dichiara che sono pericolose, poiché distolgono l’anima da se stessa, «e le impediscono di meditare la legge di Dio». E’evidente che la fauna e la flora del Medioevo, siano esse reali o fantastiche, hanno nella maggior parte dei casi un valore puramente decorativo.

La decorazione in stile romanico

Al tempo di san Bernardo, vale a dire in piena epoca romanica, i fiori e gli animali che ornano i chiostri e le chiese sono per la maggior parte copie di originali antichi, bizantini, orientali, che l’artista riproduceva senza comprenderne il significato.

animali fantastici nella decorazione gotica

L’arte decorativa del Medioevo all’inizio era imitazione, e i così detti simboli sono stati spesso scolpiti riprendendoli da disegni di una stoffa persiana o di un tappeto arabo. Gli  scultori del XII secolo copiavano le figure dei tappeti bizantini portati in Francia dai mercanti veneziani, senza immaginare che potessero avere un qualsiasi significato.
Alcuni capitelli sono ornati talvolta da due grifoni affrontati che bevono da una doppia coppa. Si tratta forse di qualche simbolo eucaristico?
No, i grifoni con la coppa sono semplicemente un motivo ornamentale trasmesso dall’antichità al Medioevo.

decorazione romanica e gotica

Altrove uno stipite o un fregio decorativo sono costituiti da uccelli, mostri e uomini che si inseguono, si attaccano e si divorano. L’antico scultore non fu certamente così letterato; egli aveva sotto gli occhi semplicemente, in qualche manoscritto, uno di quei disegni nei quali si sbizzarrisce la fantasia dei miniatori; sedotto dalla bellezza pura e semplice delle linee, ha copiato questo arabesco vivente, senza annettergli alcun significato.
Ecco alcuni esempi che ci fanno capire come sia inutile, in epoca romanica, interpretare fiori e animali in chiave simbolica. Riconosciamo che san Bernardo aveva ragione, e non pretendiamo di essere più sottili di lui.

La decorazione in stile gotico

L’arte del XII secolo preferisce le gemme, quella del XIII le foglie. Sono foglie semplificate, ma non deformate, ne sono rispettate l’intima struttura e l’aspetto generale, così che è facile riconoscerne un gran numero. Degli studiosi, archeologi e botanici, hanno segnalato la piantaggine, il gigaro, il ranuncolo, la felce, il trifoglio, la chelidonia, l’erba epatica, l’aquilegia, il crescione, il prezzemolo, la fragola, l’edera, la bocca di leone, la ginestra e la foglia della quercia.

Flora interamente francese, come si vede, e fiori amati fin dall’infanzia. Grazie ali scultori del XIII secolo, tutta la grazia effimera delle antiche primavere e degli antichi tempi rivivono per sempre.

arte gotica e iconografia

Decorazione romanica e gotica: confronto tra gli stili artistici medioevali ultima modifica: 2017-01-13T11:37:57+01:00 da Stefano Torselli

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