Iconografia Gotica

L’iconografia artistica nel medioevo ha una funzione d’insegnamento: l’uomo apprendeva la storia sacra e, in parte, quella profana dalle vetrate e dalle statue delle chiese.

Dal 1550 l’arte medievale diventa un enigma: dopo il Concilio di Trento i suoi messaggi e significati si perdono.

I codici di rappresentazione

Nel medioevo l’arte è codificata come una scienza, e gli artisti seguono delle regole precise nel produrre le opere. Ogni forma è involucro di un concetto, e il popolo è in grado di riconoscere chiaramente i personaggi ritratti dagli attributi che presentano.

L’aureola circolare dietro il corpo individua i santi, l’aureola con la croce indica la divinità. A piedi nudi sono raffigurati Dio, Gesù o gli apostoli, mentre la Vergine e i santi hanno i piedi coperti dalla veste.

iconografia delle virtu nel medioevo

L’invisibile è espresso da una mano che appare tra le nuvole e fa un gesto benedicente con tre dita alzate e due piegate, questo è l’emblema della Provvidenza.

Piccoli bimbi nudi che compaiono sotto il mantello di Abramo rappresentano la vita futura. La presenza di un albero indica che la scena si svolge sulla terra. Un angelo tra i merli di un palazzo situa la scena nella Gerusalemme Celeste.

Molte linee concentriche raffigurano il cielo, le linee parallele sono usate per l’acqua, i fiumi e il mare.

San Pietro ha i capelli lunghi, la tonsura e la barba ispida. San Paolo è calvo, con la barba lunga. La Vergine ha un velo sui capelli. I giudei hanno un copricapo conico.

Le regole iconografiche

L’iconografia medievale segue regole quasi matematiche per quanto riguarda la collocazione degli edifici e delle statue, la disposizione, la simmetria.

La chiesa è orientata da levante a ponente. Il nord, regione del freddo, simboleggia l’Antico Testamento. Il sud è il Nuovo. L’ovest è il Giudizio Universale: i dotti medievali credevano che “occidens” derivasse da “occidere”, quindi l’occidente era la
regione della morte.

La destra era il posto d’onore, quindi il posto meritato da chi ha sofferto in nome di Dio.

Ogni dettaglio ha il suo significato. Gli zoccoli che sorreggono le statue sono figure accovacciate che in genere sono in rapporto con il personaggio rappresentato in statua: ad esempio, gli apostoli calpestano i sovrani che li hanno perseguitati. Mosè
calpesta il vitello d’oro. Gli angeli calpestano il drago dell’abisso. Gesù calpesta l’aspide e il basilisco, simboli di Satana. La Vergine ha sotto i piedi un roveto ardente, che rimanda a quello visto da Mosè e simboleggia la sua verginità (il roveto
era infuso della presenza di Dio che lo faceva bruciare, ma non lo consumava; allo stesso modo Maria riceve lo Spirito Santo rimanendo intatta).

Anche la simmetria ha grande importanza: ai 12 apostoli vengono contrapposti i 12 profeti e patriarchi; ai 4 grandi profeti i 4 evangelisti: a Chartres una vetrata mostra i profeti Elia, Geremia, Ezechiele e Daniele che portano sulle spalle Matteo, Marco,
Luca e Giovanni.

Tutto è numero

Nel medioevo si crede che i numeri siano dotati di forze segrete, seguendo le tradizioni filosofiche neoplatoniche. Il valore simbolico di ogni numero è enunciato in modo dogmatico e verificato con i passi della scrittura.

Il 12 è la cifra della chiesa universale, essendo il prodotto di 3X4: 3 è il numero della Trinità, 4 sono gli elementi della materia.

7 è il numero umano per eccellenza, perché contiene il 4 e il 3. Tutto ciò che è umano si ripete in serie di 7 elementi: la vita umana ha 7 età, a ognuna delle quali viene attribuita una delle 7 virtù.

7 sono i sacramenti, i vizi capitali, i pianeti che governano l’uomo. Dio ha creato il mondo in 7 giorni. 7 sono anche i toni della musica gregoriana.

Ritroviamo l’importanza dei numeri nella Divina Commedia, dove 9 sono i gironi dell’inferno, i gradini del purgatorio e i cieli del paradiso. 3 sono i libri, 33 i canti (gli anni di Gesù). Dante accetta la legge dei numeri come un ritmo divino al quale
ubbidisce l’universo. Anche l’arte e l’architettura seguono queste regole, come dimora la triplice divisione della finestra gotica. La fonte battesimale è ottagonale perché 8 è il simbolo della vita nuova.

L’uso dei simboli è continuo nell’arte medievale. Nelle raffigurazioni del Giudizio Universale, le vergini sagge da una parte e le vergini stolte dall’altra simboleggiano gli eletti e i dannati. I 4 fiumi del paradiso (Geone, Fisone, Tigri, Eufrate) simboleggiano
i 4 evangelisti che come fiumi hanno portato la Buona Notizia nel mondo.

Iconografia Gotica ultima modifica: 2017-01-09T12:04:40+01:00 da Stefano Torselli

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