Castello di Santarcangelo di Romagna

Nella provincia di Rimini è praticamente impossibile non rimanere affascinati dai borghi medioevali presenti, e Santarcangelo di Romagna rientra certamente tra questi.

I borghi medioevali presenti sono piuttosto arroccati, segno evidente di scelte territoriali, per proteggere i Signori dai nemici dell’epoca. Nello specifico, Santarcangelo di Romagna vanta un territorio più grande rispetto ad altri borghi e i suoi abitanti sono quasi 22.000.

Fatta questa premessa, non possiamo non rimanere affascinati dalle meraviglie che offre, a partire dalle Grotte di Santarcangelo fino al Borgo Medioevale presente e al Castello di Paolo e Francesca. In particolare quest’ultimo rappresenta una delle mete più ambite dai turisti, per ciò che rappresenta per la nostra storia.

La Rocca Malatestiana non può non emozionare: è imponente, è elegante, è maestosa. Pur essendo una abitazione privata, è del tutto visitabile. Il Castello di Paolo e Francesca è stato edificato nel 1386 da Carlo Malatesta.

Sicuramente, oltre alla bellezza della struttura, non possiamo non rimanere colpiti dalla storia all’interno delle mura; fu luogo, infatti, di uno degli amori più tragici della storia italiana, ovvero quello di Paolo e Francesca. I due innamorati, la cui storia è narrata nel dettaglio dal Sommo Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, trovarono proprio qui la loro morte. E, visitando alcune porzioni del castello, è possibile rivivere la loro storia in un’emozione unica.

 

vista dall'alto del castello di Santarcangelo di Romagna
Castello di Santarcangelo di Romagna

Storia di Santarcangelo di Romagna

Ma qual è la storia di Santarcangelo di Romagna? Di fatto, ci troviamo di fronte a quello che, nel passato, era definito un borgo di passaggio. Lo sviluppo vero e proprio di questo borgo avvenne nel XII secolo, quando a prendere le redini del borgo furono i Malatesta. I Malatesta, infatti, decisero di espandere il borgo e, inoltre, si presero cura della nota Rocca Malatestiana; i loro interventi la resero ancor più bella e soprattutto la riedificarono.

Tuttavia, Santarcangelo fu abitata sin dal passato, sin dai tempi degli Antichi Romani. Sappiamo che furono i Romani a realizzare la Via Aemilia; furono molto attratti dal territorio romagnolese, proprio in virtù della sua conformazione. Era, infatti, perfetto per realizzare delle edifici di difesa, come torri e fortezze. Una storia, dunque, che inizia nel passato e che si intreccia ai giorni nostri: un borgo fiorente, che ha molto da offrire. Vi parleremo, infatti, delle sue suggestive grotte e non solo. Ecco cosa fare e cosa vedere a Santarcangelo di Romagna!

Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna

È un borgo romantico, un borgo affascinante che ci parla anche di una delle più belle (e complesse) storie di amore di sempre: la storia di Paolo e Francesca. Iniziamo, però, a parlare della parte più alta della città, la parte più caratteristica, il suo cuore pulsante. Santarcangelo di Romagna, in effetti, si presenta proprio su varie contrade, stradine che ci parlano del passato. La grande fortuna di questo borgo è che si è conservato molto bene dal Medioevo ad oggi.

Alcuni tra i monumenti presenti nel borgo, inoltre, rendono Santarcangelo una vera e propria città d’arte; il suo valore è piuttosto alto. Come non citare tra i posti da vedere, ad esempio, l’arco presente in Piazza Ganganelli, una vera e propria opera d’arte che risale al ‘700, edificato per Papa Clemente XIV.

Arco Ganagelli a Santarcangelo di Romagna
arco Ganagelli a Santarcangelo di Romagna

Sempre legata al ‘700, inoltre, potrete visitare la Collegiata della Beata Vergine del Rosario. Una struttura magnifica e imponente; al suo interno, tra l’altro, vi segnaliamo che è possibile ammirare un crocifisso che risale al ‘300.

interno collegiata di Santarcangelo di Romagna
interno della Collegiata di Santarcangelo di Romagna

Menzione d’onore per la Rocca Malatestiana, che è una vera e propria attrazione per i turisti. Oltretutto, è qui che trovarono la fine del loro amore e la morte Paolo e Francesca, i due amanti di cui parla Dante Alighieri nella Divina Commedia. La Rocca, che risale al 1386, ha svolto una funzione difensiva per anni. Oggi, è una residenza privata; tuttavia, si può visitare in base ad alcuni giorni della settimana. A parere nostro, è una tappa obbligatoria, per capire parte della storia di Santarcangelo. Possiamo innamorarci di lei già dall’esterno; imponente, ammiriamo la Torre e la tipica edificazione di difesa.

Infine, nella lista andremo ad inserire il più importante (e il più antico) edificio religioso presente in città, ovvero la Pieve di San Michele Arcangelo. Questa struttura, edificata durante il VI secolo, è probabilmente stata costruita sui resti di un importante tempio pagano. Quest’ultimo è probabile che fosse ben più antico del secolo VI. Per quanto riguarda il campanile dell’edificio, il secolo di costruzione è il XII. Restaurata di recente, la Pieve di San Michele Arcangelo offre al suo interno ben poco del pavimento del passato; sono rimaste alcune decorazioni in marmo da ammirare. Troverete tuttavia delle decorazioni medioevali molto interessanti.

Le grotte di Santarcangelo: uno spettacolo naturale

Uno degli spettacoli più intensi e meravigliosi che potrete ammirare a Santarcangelo riguarda sicuramente le grotte naturali. Pensate che, in epoca medioevale, era proprio in queste grotte che veniva lasciato a conservare il vino tipico del territorio, ovvero il Sangiovese. Successivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, le grotte divennero un rifugio sicuro per proteggersi dai bombardamenti. I santarcangelesi, dunque, andavano nelle grotte per rifugiarsi.

grotte di Santarcangelo di Romagna
grote di Santarcangelo di Romagna

Lasciateci dire, intanto, che proprio il suolo di Santarcangelo di Romagna si presenta come un labirinto di grotte artificiali; sono numerose le gallerie presenti. A scavare queste grotte, secondo gli storici, furono gli Etruschi. Ovviamente, le grotte artificiali furono poi continuate nel tempo. Piuttosto probabile, infatti, è che agli inizi fossero dei luoghi di sepoltura etruschi. Continuando la storia del nostro paese, scopriamo che i Cristiani, invece, utilizzarono le grotte come prime Chiese; dopo il Medioevo, però, queste grotte persero tutta la loro significativa funzione religiosa.

Considerate un patrimonio storico per il borgo, vi raccomandiamo ovviamente di seguire la guida per visitare le Grotte; il costo è di circa 3 euro a persona.

Castello di Santarcangelo di Romagna ultima modifica: 2019-09-11T20:54:04+02:00 da Stefano Torselli

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