Il borgo Medioevale di Pennabilli

Pennabilli è uno dei borghi più belli e splendidi; si trova a metà tra la Romagna e le Marche. Un borgo minuscolo, che racchiude in sé dei gioielli e delle bellezze uniche, ma soprattutto una storia affascinante. Dal 2010, infatti, questo borgo ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club italiano. Qui si respira un’aria d’altri tempi; sembra che tutto si sia fermato alle sue origini. Tra la rocca e la fortezza, osservare questo borgo ci riporterà nel passato, nella storia d’Italia.

Pennabilli, infatti, sorge proprio nell’anfiteatro naturale e si trova nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello. Nel passato, qui a Pennabilli molti nobili hanno deciso di soggiornare per qualche tempo, per scacciare i malanni, per allontanare la tristezza. Era ed è tuttora un luogo di pace e di tranquillità. Attualmente il borgo sta vivendo un periodo davvero molto ricco, poiché gli eventi organizzati attraggono turisti da ogni parte del mondo. Non possiamo non citare tra i suoi pregi una raffinatissima cucina regionale.

Dopo avervi introdotto per le strade di Pennabilli, noto per essere il borgo più a sud della Romagna, parliamo dei punti di interesse storico e culturale. Dalla Cattedrale di Sant’Agostino fino al Monastero di Sant’Antonio da Padova, qui è possibile andare alla ricerca del paesaggio della Gioconda. Leonardo Da Vinci si ispirò proprio a Pennabilli per lo sfondo del quadro più celebre e misterioso di tutti i tempi. Ma qual è la storia e la radice del borgo?

il borgo di Pennabilli di notte
il borgo di Pennabilli di notte

Storia e origini di Pennabilli

Molti borghi hanno una storia antica da raccontare, in effetti. Non fa eccezione Pennabilli, che è stato abitato fin dall’antichità. Andando ad approfondire la sua storia, infatti, scopriamo che qui sono passati gli Etruschi, gli Umbri, i Romani. Pennabilli, in effetti, era uno dei più importanti canali di passaggio; e, poi, era impossibile non innamorarsene. Ma quando si formò effettivamente il borgo? Quando cominciò ad essere abitato?

Nell’anno Mille, infatti, molti nobili e signori dell’epoca cominciarono a considerare l’idea di ergere castelli e fortezze in cui rifugiarsi, a causa del clima generale. Decisero, dunque, di valutare le zone più alte d’Italia, quei promontori che erano difficili da raggiungere. Uno fra questi fu Pennabilli, dove si costruirono il Roccione e la Rupe. Il termine di Roccione nel passato era Penna, mentre invece la Rupe era conosciuta come Billi. Da qui l’unione dei due termini.

I due castelli coesisterono per decenni, fino alla metà del 1300, quando decisero di diventare un unico borgo. Questa è la storia della nascita di Pennabilli: era il 1350, Penna e Billi si ufficializzarono sotto lo stesso stemma e cominciarono a realizzare parte del borgo che abbiamo la fortuna di conoscere oggi.

Il borgo di Pennabilli sotto la neve
Il borgo di Pennabilli sotto la neve

Cosa vedere a Pennabilli: un borgo a sud della Romagna

Se andiamo a contare gli abitanti del borgo Pennabilli, scopriamo che sono poco più di circa 3000. Ovviamente, gli abitanti di Pennabilli hanno uno scopo: preservare la sua identità medioevale, in modo tale che possa continuare nei secoli a venire. Sin da subito, possiamo ammirare le magnificenze del posto: basta fare due passi per rendersi conto dell’immenso patrimonio artistico e culturale presente in questo luogo.

Come non citare una delle curiosità più interessanti su questo borgo, che ha dato lo sfondo a uno dei quadri più misteriosi di sempre: ci riferiamo alla Gioconda di Leonardo. Pennabilli, inoltre, con il tempo, si è aggiudicato a pieno titolo il nominativo di Città-Museo, proprio per i musei presenti. Oltre alle meraviglie artistiche, dunque, avrete la possibilità di vistare il Museo Diocesano, il Museo del Calcolo e il Museo Simoncello. C’è molto da fare, dunque, e da vedere in questo borgo, così come la possibilità di fermarsi in una delle tante trattorie che offrono cucina tipica del territorio, con prodotti raffinati e soprattutto genuini.

Cattedrale di San Leone, Chiesa di Sant’Agostino e Monastero di Sant’Antonio da Padova

Ovviamente, cominciamo dal Duomo di Pennabilli a parlarvi delle meraviglie architettoniche del luogo. Noto con il nome di Cattedrale di San Leone, risale al XVI secolo. Sin da subito, infatti, appena metteremo piede in paese, potremo ammirare la bellezza della sua facciata. Oltre alla Cattedrale di San Leone, possiamo ammirare la Chiesa di Sant’Agostino, che invece risale sul finire del XV secolo. Quest’ultima è nota anche come Santuario della Madonna delle Grazie.

Al suo interno, infatti, possiamo trovare un meraviglioso affresco di Antonio Alberti. C’è una piccola curiosità a riguardo, in effetti, che vorremmo condividere con voi. A Pennabilli, si festeggia il Venerdì Bello e questa tradizione religiosa è legata all’affresco di Alberti. Pare, infatti, che la Madonna lacrimò nel 1489, ed era il terzo Venerdì di Marzo.

Non può assolutamente mancare nella nostra lista di posti da vedere a Pennabilli anche il Monastero di Sant’Antonio da Padova. Locato proprio nei pressi della vicinissima Rocca di Billi, le sue rovine vi permettono di osservare quel paesaggio della Gioconda di cui vi avevamo parlato.

La cattedrale di San Leone a Pennabilli
La cattedrale di San Leone a Pennabilli

Il paesaggio della Gioconda: un museo a cielo aperto

Vi abbiamo accennato ai musei presenti, ma non potevamo non menzionare nella lista i Luoghi dell’Anima. Ma sono molteplici i musei che avremo la possibilità di visitare, tra cui il Museo del Calcolo, il Museo Diocesano, e poi ancora l’Orto dei frutti dimenticati oppure l’Angelo coi Baffi, che si trova nella Chiesetta dei Caduti. Immancabile una visita al Santuario dei Pensieri, che si trova nel castello di Penna, così come il Rifugio delle Madonne Abbandonate.

Come vi abbiamo suggerito prima, alla fine, proprio nei pressi del Monastero di Sant’Antonio da Padova, avrete la possibilità di ammirare un piccolo pezzetto di paesaggio che è riportato nel dipinto della Gioconda. A parere nostro, Pennabilli è molto più di un borgo: racconta una storia intima, una storia che si protrarrà ancora nel tempo e che rimarrà immemore nella memoria degli uomini.

la gioconda e il panorama di Pennabilli
la gioconda e il panorama di Pennabilli
Il borgo Medioevale di Pennabilli ultima modifica: 2019-09-30T15:15:33+02:00 da Stefano Torselli

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