I palazzi comunali, architettura gotica e Comuni nel Medioevo

Lo sviluppo dei palazzi comunali in Italia è legato a precise vicende storico-politiche: la morte di Federico II nel 1250 pose fine bruscamente al breve periodo di splendore dell’architettura civile nell’Italia meridionale ma dal conseguente indebolimento dell’impero derivarono nuove condizioni che favorirono il grandioso sviluppo dei comuni e diedero all’architettura civile del medioevo un impulso decisivo.

Da allora in poi, i palazzi comunali si levarono orgogliosamente di fronte alle cattedrali, ridefinendo il centro delle città.

Il palazzo comunale di Orvieto

Il palazzo del Capitano del popolo di Orvieto è il più antico palazzo comunale di stile gotico ancora esistente.

Fu cominciato nel 1250 come una costruzione a blocchi ancora di tipo romanico. Riprende la tradizione del broletto lombardo: al piano terra c’è una vasta sala aperta con arcate, al piano superiore si trova l’ampia aula consiliare che si affaccia sulla piazza con grandi finestre e balconi.

Un elemento nuovo, che sottolinea più fortemente l’apertura verso l’esterno, è la scalinata addossata lateralmente alla costruzione.

Palazzo del Popolo di Orvieto

Il palazzo comunale di Piacenza

Il palazzo del Comune di Piacenza, detto il Gotico, fu cominciato nel 1280. È uno degli esempi più impressionanti di questo tipo di edifici: il piano terra è rivestito di marmo grigio, bianco e rosa, e si presenta nella parte anteriore come una loggia monumentale che si relaziona con la città attraverso cinque archi a sesto acuto.

Al di sopra s’innalza compatto il piano principale, dalle forme estremamente sontuose: sei finestre trifore sono incorniciate da archi a tutto sesto variamente profilate, e la superficie è ravvivata da decorazioni in terracotta e laterizio.

La forma “civile” della facciata non è in contrasto con la minacciosa merlatura che adorna l’edificio, una reminiscenza dell’architettura militare che compare anche nelle costruzioni più tarde.

Palazzo gotico di Piacenza

Altri palazzi comunali in Italia

Anche il Palazzo dei Priori di Perugia, iniziato nel 1293 e radicalmente modificato nel XIV secolo, conserva i suoi merli nonostante il carattere urbano. Per quanto riguarda l’impressione complessiva, si deve tener presente che molte delle facciate, oggi in pietra, erano coperte da affreschi.

Palazzo dei priori a Perugia

Anche le ampie sale del Consiglio erano completamente rivestite di pitture parietali allegoriche, come si può ammirare ancora oggi nel palazzo della Regione a Padova (costruito a partire dal 1306.)

Il palazzo dei papi di Viterbo si avvicina chiaramente ai palazzi comunali dell’Italia centrale, in particolare a quello di Orvieto. Anche qui la costruzione è a blocchi, larga e di tipo difensivo, ma comunica con l’ambiente circostante attraverso un’ampia scalinata e una loggia aperta con traforo rayonnant.

Palazzo dei Papi a Viterbo

I palazzi comunali, architettura gotica e Comuni nel Medioevo ultima modifica: 2017-01-12T15:48:35+01:00 da Stefano Torselli

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