Goethe e i Vampiri

Alla fine del 1700, la Sicilia era sotto il dominio dei Borboni. In questo periodo, possiamo citare numerosi casi di vampirismo.

Furono numerose, infatti, le storie tramandate fino ai giorni nostri, ma ne abbiamo una importante testimonianza negli scritti di Goethe. Il poeta Johann Wolfgang Goethe, infatti, era proprio in Sicilia durante questo arco temporale: il suo obiettivo era trovare la giusta ispirazione per stilare la sinfonia del bene e del male, ovvero il Faust.

Stando a quanto riporta lo stesso autore, ebbe la “fortuna” di incontrare un autentico vampiro, un figlio di Satana. Nello specifico, Goethe fece la conoscenza di una figura alquanto inquietante, un Barone dell’antica Casata dei Bosconero: Federigo Bosconero.

Federigo Bosconero, il Vampiro di Palermo

Goethe lo incontrò nella città di Palermo, l’attuale capoluogo della regione siciliana. Ma chi era questa oscura figura? E perché Goethe era convinto fosse un vampiro? La storia racconta che Federigo fosse in lotta con suo fratello. Il motivo? I due si contendevano la più alta carica delle Forze del Male, ovvero il titolo di Arcivampiro.

Pare che proprio l’incontro con Federigo Bosconero fu il punto di partenza della scrittura del Faust per Goethe. Per moltissimi anni, abbiamo ignorato questo riferimento: di recente, infatti, è stato ritrovato il manoscritto in cui Goethe narra la vicenda in modo approfondito. L’accaduto lo sconvolse a tal punto da impedirgli di dormire serenamente fino all’ultimo giorno della sua vita.

Era il 1787. Goethe era ossessionato dalla lotta tra il bene e il male, che sarà il fulcro di moltissime sue storie e in particolar modo del Faust. Come avrebbe potuto descrivere e approfondire le ragioni antiche che spingono alcuni uomini a compiere il bene, mentre altri, invece, presentano il seme della follia?

Alle origini del Faust di Goethe, i vampiri
Alle origini del Faust di Goethe, i vampiri

L’Eterna Notte dei Bosconero

Vi invitiamo a leggere “L’Eterna Notte dei Bosconero”, il cui autore è Flavio Santi. In effetti, la Casata dei Bosconero finì in disgrazia proprio per colpa del loro ultimo erede, Federigo. Siamo tendenzialmente abituati a riportare storie di vampiri nelle terre dell’Est, ignorando che anche qui in Italia abbiamo avuto dei casi particolari, che dovremmo approfondire.

Il libro di Flavio Santi ha lo scopo di narrare la terribile esperienza avvenuta a Goethe, attraverso il manoscritto ritrovato. Santi ripercorre la vicenda, legge attentamente tra le righe, cerca di non ignorare alcuna fonte per offrire al pubblico una storia avvincente, sì, ma che ci graffia l’anima di paura.

Di seguito, vi lasciamo un piccolo incipit.

E’ notte. Siete in un paese straniero. Non siete nel vostro tempo. Un ambiguo personaggio vi avvicina in una locanda e inizia a raccontarvi una storia di indicibili orrori, di mefitici miasmi e di presenze demoniache e la rabbrividente saga dei nobili decaduti Bosconero, detentori dello “stemma baronale più spaventoso” dell’isola.

E, più di tutto, voi siete J.W. Goethe: l’autore che rivoluziona la letteratura mondiale, l’alchimista, lo scienziato – uno che dovrebbe sapere tutto. In quella misteriosa e appassionante vicenda di sangue sparso e teste mozzate tutto può essere vero e tutto può essere falso.

Il racconto è talmente ipnotico che non riuscite più a sottrarvi, vi trascina in un viaggio iniziatico e terribile, in una storia che non può essere detta, per il terrore che irradia, se non quando tutto è finito. E infatti quello che vi apprestate a leggere è l’ultimo libro di Goethe, il suo più tremendo, il capitolo assente dal celeberrimo “Viaggio in Italia”.

La vicenda dei nobili decaduti Bosconero ruota attorno alle sospette catatonie dell’erede Federigo, al parricidio che ha condotto in manicomio suo fratello, alle sparizioni improvvise del servo Barcellona e del precettore Blasco Telamonio, agli efferati delitti e agli sconvolgenti ritrovamenti di resti umani. Sullo sfondo, una Sicilia borbonica, pestilenziale, epica e fantastica, strapiena di personaggi che vanno dal grottesco all’inquietante.

se sei appassionato dalle leggende e dai miti dei vampiri leggi anche I Vampiri nella Grecia Classica

Goethe e i Vampiri ultima modifica: 2019-10-06T09:59:29+02:00 da Stefano Torselli

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