Il Duomo di San Martino a Lucca

Il duomo di Lucca, dedicato a San Martino, è la cattedrale più antica della Toscana: fondato nel VI secolo da San Frediano Vescovo, fu completamente ricostruito a partire dal 1060 e nel 1070 fu consacrata dal vescovo di Lucca Anselmo da Baggio, da poco diventato papa Alessandro II.

L’originario stile romanico lucchese fu rimaneggiato intorno al 1372: la città si era liberata dal giogo pisano e poteva disporre di maggiori fondi per l’ammodernamento della cattedrale, rimasta in parte ancora incompiuta.

La facciata e l’esterno della cattedrale di Lucca

La chiesa originaria fu trasformata con una pianta a croce latina dotata di 3 navate e una facciata rivestita da marmi policromi sui toni del bianco, verde e rosa, riccamente ornata da 3 ordini di logge che si aprono sulla piazza di San Martino con archi a tutto sesto delimitati da sottili colonne tortili o istoriate con motivi vari.

Nella lunetta sopra l’ingresso della navata destra è posto un bassorilievo con il Martirio di San Regolo ad opera di Guidetto da Como, architetto e scultore responsabile del rifacimento dell’intera facciata, mentre nella lunetta di sinistra fu collocata la Deposizione di Andrea Pisano, realizzata nel 1260.

L’opera è una delle più moderne e commoventi della scultura gotica in Italia: le figure perdono la rigida staticità tipica delle rappresentazioni stereotipate delle vicende della vita di Cristo, abbandonandosi ad atteggiamenti morbidi e naturali che tuttavia non stemperano la grande tensione drammatica dell’opera, volta al coinvolgimento dei fedeli secondo i dettami degli ordini mendicanti medioevali.

Alla facciata è appoggiato un portico-nartece con 3 arcate asimmetriche: molti studiosi sono concordi sul fatto che l’arco di destra sia molto più stretto degli altri due a causa della vicinanza del preesistente campanile ma il vero motivo di questa macroscopica “imperfezione” della facciata, in uno stile architettonico che perseguiva la simmetria e le proporzioni come strumento per avvicinarsi a Dio, è considerato da molti uno dei misteri del duomo di Lucca.

Sotto il portico erano spesso presenti i banchi dei cambiavalute che trafficavano con i pellegrini che percorrevano la via Francigena diretti verso Roma. Un’ iscrizione muraria ricorda ai cambiavalute di non frodare i clienti e invita questi ultimi a rivolgersi agli ecclesiastici della cattedrale di San Martino per avere protezione e aiuto in caso di necessità.

La facciata del duomo di Lucca

La facciata del duomo di Lucca

Il labirinto del duomo di Lucca e i suoi misteri

Sotto il portico, oltre all’iscrizione per i cambiavalute, si celano simboli misteriosi: oltre al ciclo dei segni dello zodiaco, piuttosto frequente tra i motivi decorativi dell’arte gotica poiché nel medioevo era inteso come rappresentazione del tempo che passa e del susseguirsi dei cicli agricoli e naturali, sul pilastro adiacente al campanile è scolpito un labirinto che ricorda moltissimo quello tracciato sul pavimento della cattedrale di Chartres e quello recentemente scoperto su un un affresco del monastero di S.Francesco ad Alatri, in provincia di Frosinone. Quest’ultimo è l’unico esempio di labirinto conosciuto con al centro la figura del Cristo.

E’ accompagnato da un’iscrizione latina che recita: “Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò poté uscire eccetto Teseo aiutato dal filo di Arianna“.

I labirinti circolari a undici spire sono una simbologia conosciuta in Europa sin dal X secolo ma molti studiosi attribuiscono il labirinto di San Martino ai templari, inserendo Lucca in un misterioso “percorso” le cui tappe salienti sarebbero contrassegnate da questo simbolo; altri lo vedono come un’allegoria del percorso che il pellegrino deve compiere sulle strade del mondo fino a giungere al vero obiettivo, la vita dopo la morte.

Tuttavia rimangono ancora irrisolti molti interrogativi: perchè il labirinto di Lucca è collocato proprio sotto l’arcata più stretta, vicino all’entrata di destra? E qual’era il simbolo, oggi completamente eroso dal tempo, inciso al centro di questo labirinto?

leggi anche: Il misteriosi labirinti delle Cattedrali gotiche

Il labirinto del duomo di Lucca

Il labirinto del duomo di Lucca

Interno del duomo di San Martino

L’interno del duomo di Lucca è imponente e presenta una commistioni di elementi dell’arte gotica e romanica: la navate laterali, più basse di quella centrale, sono sormontate da finti matronei con trifore gotiche, mentre l’abside è illuminato da tre grandi monofore romaniche. Il transetto, della stessa altezza della navata centrale, è a sua volta suddiviso in 2 navate.

Le vetrate policrome della cattedrale furono quasi tutte distrutte da una cannonata sparata dai tedeschi nel 1944 sulla chiesa: quelle attualmente presenti furono realizzate da Giuseppe Ardinghi tra il 1952 e il 1956.

L’accentuato verticalismo tipico del gotico, seppur stemperato da una prevalenza di archi a tutto sesto, rende l’architettura di San Martino un esempio stilistico abbastanza unico in Italia.

Interno della cattedrale di San Martino, duomo di Lucca

Interno della cattedrale di San Martino, duomo di Lucca

La tomba di Ilaria del Carretto, il Volto Santo di Lucca e altre opere d’arte in San Martino

San Martino ospita importanti esempi dell’arte gotica in Italia: una delle opere più note custodite all’interno della cattedrale di Lucca è di certo il sarcofago funebre di Ilaria del Carretto dei Marchesi di Savona, seconda moglie di Paolo Giunigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430.

La tomba di Ilaria, morta a 26 anni partorendo la sua secondogenita, fu scolpita da Jacopo della Quercia intorno al 1407 e risente stilisticamente dell’influenza del gusto gotico internazionale e in particolare dello stile dei monumenti funebri francesi.

Questa ispirazione si rileva soprattutto nella posa della figura, composta e totalmente simmetrica, con le mani sovrapposte sul ventre, la ricca veste drappeggiata con il soggolo e i polsini stretti, l’elegante copricapo e il cagnolino ai piedi, simbolo di fedeltà e obbedienza.

I motivi decorativi a ghirlande sorrette da putti, che ornano i lati del sarcofago, riprendono l’antichità classica e anticipano invece già pienamente lo stile rinascimentale che di lì a poco avrebbe trovato la sua massima espressione proprio in Toscana.

Il duomo di Lucca conserva anche la Madonna con Bambino e Santi (1479), uno dei primi dipinti conosciuti di Domenico Ghirlandaio: la composizione, che vede la Vergine con in braccio il bambino contornata dai santi Pietro, Clemente, Sebastiano e Paolo, la ricchezza dei panneggi e dei dettagli preziosi si ispira allo stile del Verrocchio e alle soluzioni prospettiche di Beato Angelico.

Una delle opere più apprezzate in San Martino è senza dubbio l’Ultima Cena del Tintoretto, dipinta intorno al 1594, mentre oggetto di grande devozione popolare è il così detto Volto Santo, un crocifisso ligneo probabilmente risalente al XII secolo e misterioso per alcune sue caratteristiche iconografiche.

E’ infatti uno dei pochissimi crocifissi conosciuti in cui Gesù è rappresentato sulla croce vestito di una tunica e non solo di un panno annodato a perizoma.

La tomba di Ilaria del Carretto nel duomo di Lucca

La tomba di Ilaria del Carretto nel duomo di Lucca

La leggenda del Volto Santo di Lucca

La leggendo vuole che il Volto Santo fosse stato scolpito da San Nicodemo, discepolo di Gesù e che, per sfuggire alla distruzione in seguito alle accuse di idolatria mosse alle effigi di Cristo, fosse stato affidato ad una nave senza equipaggio, in balia dei venti.

La nave sarebbe approdata nel porto di Luni dove sarebbe stata accolta dal vescovo di Lucca Giovanni I, accorso sul posto grazie ad un sogno premonitore.

Dopo accese contese tra lucchesi e lunensi sulla possibile collocazione del crocifisso, il Volto Santo fu traslato nella chiesa di San Frediano a Lucca, dalla quale scomparve misteriosamente: fu ritrovato in un orto vicino al Duomo di San Martino e, interpretando l’accaduto come un segno miracoloso, i lucchesi decisero di collocarlo in quella chiesa, dove ancora è conservato e continua a richiamare fedeli e pellegrini. 

Il campanile di San Martino a Lucca

Il campanile di San Martino in origine era una torre  del XII secolo staccata dal corpo della cattedrale e costruita in solida pietra di Guano: quando si decise di riedificare la chiesa, su questa base furono innalzati 5 livelli, segnati da cornici marcapiano e archetti pensili, per utilizzare la torre come campanile.

Ogni livello è dotato di un numero di aperture crescenti con arco a tutto sesto, dalle monofore alle quadrifore degli ultimi due piani, per alleggerire progressivamente il peso degli strati più alti.

Il campanile è sormontato dai merli ghibellini, schieramento al quale Lucca apparteneva. Gli ultimi due livelli sono realizzati in calcare bianco di San Giuliano, per risaltare sugli altri edifici ed essere visibile dalla distanza, anche al di sopra delle mura cittadine.

Il campanile di San Martino ospita 7 campane: la più antica risale alla fine  del XIII secolo mentre la più recente al 1772: particolare è una campana del 1324 che reca l’effige del lucchese Castruccio Castracani degli Antelminelli, grande condottiero ghibellino lodato anche da Machiavelli nel suo Principe. 

Il campanile di San Martino a Lucca

Il campanile di San Martino a Lucca

Informazioni e orari per visitare il duomo di Lucca

Chiunque si rechi per turismo in Toscana non può rinunciare a visitare Lucca e lo splendido duomo di San Martino, esempio particolare di commissione tra stile romanico e gotico in Italia.

Qui gli orari e le informazioni per visitare il Duomo di Lucca, il campanile, la sacrestia che ospita il monumento ad Ilaria del Carretto e il museo, con arredi e paramenti sacri utilizzati nelle funzioni liturgiche dall’Alto Medioevo al XVII secolo.

Indirizzo Duomo di San Martino

via Duomo, 1 Lucca

Presidente:
Don Mauro Lucchesi
Per contattare il rettore della cattedrale, scrivere a questo indirizzo mail: rettore@cattedralelucca.it

Complesso Museale e Archeologico della Cattedrale di Lucca
Piazza Antelminelli 55100 Lucca
Tel: (+39) 0583.490530
Fax: 0583.919175
Mail: info@museocattedralelucca.it

Info e prenotazioni 

http://www.museocattedralelucca.it

 

Il Duomo di San Martino a Lucca ultima modifica: 2018-01-26T10:41:30+01:00 da Stefano Torselli

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